Paleo Stronzate_di Joaquin Lopez

Noto che ultimamente la tendenza è quella di andare contro corrente, ogni tanto qualcuno se ne esce con qualcosa che va contro tutto quello che si presumeva di sapere, tirando fuori teorie innovative e capovolgendo le piramidi alimentari, spesso tanto basta a suscitare interesse. Tutto questo fa molto fico, fa molto “io esercito le mie scelte in base alle conoscenze più evolute”, e se qualcuno dice il contrario si vede che il poveretto è legato a concetti obsoleti… Viviamo in un’epoca in cui gli studi scientifici vengono sfornati a ritmo incessante, ci troviamo di fronte ad una mole di dati per cui ognuno di noi voglia sostenere “scientificamente” una propria idea, non faticherà molto a trovare studi su misura, per questo nel presente articolo baratterò volentieri la sfilata degli studi con il buon senso.
La ricetta della paleo diet è la seguente: prendiamo una teoria assurda, motiviamola con della pseudo scienza, aggiungiamo dettagli esaltanti quanto basta e abbiamo fornito all’utente medio un cocktail irresistibile. La chiamerò paleo e non evo perché non vorrei essere accusato di perseguitare il povero Cianti, simpaticissimo personaggio dalle stravaganti teorie, al quale ho risposto nel precedente articolo dal titolo appunto “in risposta a Giovanni Cianti”. In quell’articolo scrissi dettagliatamente di come i cereali non operarono un annichilimento dell’umanità, e di come non siano mai esistiti fantomatici culturisti preistorici, spiegando perché le basi paleo-antropologiche dell’evo diet non esistono. Nel presente elaborato vorrei ampliare il precedente, esponendo con semplici ragionamenti, l’insensatezza della paleo diet da un punto di vista energetico e salutistico, nonché l’insulto sotto il profilo intellettivo che essa rappresenta.

1. IL SUBSTRATO MIGLIORE?

Nel tempo libero oltre a cercare di fare il powerlifter e scrivere articoli denigratori mi piace pescare, ho notato che le trote stanno in corrente con la testa rivolta a monte, in attesa che il fluire dell’acqua porti loro del cibo, se qualcosa passa abbastanza distante, queste compiono una leggera rotazione per osservare e poi si rimettono in linea ad aspettare, quando qualcosa passa vicino salgono e lo mangiano molto più volentieri. Vi chiederete cosa ha a che fare questo con il metabolismo umano, il fatto è che in natura tutto tende all’equilibrio, ogni entità vivente cerca di procurarsi la maggior quantità di energia e con il minimo dispendio, e se l’hanno capito anche le trote…
Io non sono uno di quelli che vede nelle proteine il male, non vi dirò che i reni esploderanno e che il fegato marcirà, però non serve un genio per capire che la metabolizzazione delle proteine sovraccarica l’organismo.
Una delle ragioni per cui la paleo diet non ha senso (ed è addirittura deleteria nello sportivo), risiede nella scarsa capacità di
fornire energia senza esercitare uno stress metabolico significativo. Per rendersene conto basta guardare alcune caratteristiche dei macronutrienti.

Lipidi

  • Presenti nell’organismo in forma di deposito
  • Lenti
  • Prodotti della metabolizzazione: CO2 e H2O


Zuccheri

  • Presenti nell’organismo in forma di deposito
  • 2.5 volte più veloci rispetto ai lipidi
  • Prodotti della metabolizzazione: CO2 e H2O

Aminoacidi

  • Non presenti in forma di deposito
  • Veloci
  • Prodotti della metabolizzazione: CO2 , H2O , NH3

Il nostro organismo funziona bene in condizioni di omeostasi, quindi di equilibrio, i turbamenti dell’omeostasi possono derivare da svariate cause, siano esse chimiche, fisiche o biologiche, la priorità dell’organismo è sempre quella di mantenere l’equilibrio,
e lo fa attraverso l’attuazione di meccanismi di compenso molto efficaci. Una delle ragioni per cui mangiare dosi eccessive di proteine è causa di affaticamento organico, risiede nella produzione di NH3 (ammoniaca) durante il loro metabolismo, l’ammoniaca è tossica e per non perturbare una serie di equilibri (di cui non parlerò per non annoiarvi), deve essere trasformata in NH4+ (ione ammonio) attraverso ciclo dell’urea. Il ciclo dell’urea è piuttosto laborioso, oltre a questo come fonte di ulteriore disturbo omeostatico si ha produzione di ioni H+. Ciò ci porta ad almeno tre considerazioni:

– Il mio organismo usa quello che gli fornisco, se mangio 1 Kg di carne al giorno e pochissimi carboidrati, prima di buttar via etti di proteine il metabolismo ci ricava quello che può, tra zuccheri (che non ho introdotto), e grasso come riserva energetica. Molti sembrano ignorarlo, forse volutamente, ma le proteine in eccesso fanno ingrassare e nemmeno poco! I grassi come fonte energetica possono essere interessanti se fate dell’aerobica, se invece pensate di fare squat mangiando bistecche di dinosauro beh … avete fatto male i conti. In definitiva ci sarà la metabolizzazione di una grande quantità di proteine.

– Se non avessi altro da mangiare che carne potrei vivere ugualmente (nel lungo termine sarebbe da vedere quanto bene), ma potendo scegliere i carboidrati, i quali posso essere stipati come riserva energetica, sono molto rapidi ed efficienti, non rilasciano prodotti tossici durante il metabolismo, perché non farlo? In definitiva i problemi ipotizzati dagli stessi fautori della paleo diet, riguardano un eccesso di zuccheri, quindi anche per i più attenti ai nefasti effetti dell’iperglicemia basterà regolarsi un minimo, è sempre più semplice che mangiare con un uomo delle caverne no?
– Il non percepire perturbazioni dell’omeostasi corporea non significa in senso assoluto che tutto va liscio come l’olio, l’organismo si da un gran da fare per mantenere equilibri delicatissimi ai quali attentiamo continuamente con le nostre stronzate da culturista.

2. IN NOME DELLA SCIENZA E IN NOME DEL BUON SENSO

Se dovete scegliere cosa mangiare per stare bene, è comprensibile, e in un certo senso lodevole la volontà di informarsi, se vi volete informare però cercate di farlo bene e con la massima neutralità. Immaginate di commissionare una ricerca sulla salubrità delle diete ad alto contenuto di proteine animali a tre persone: un body builder, un vegano, e una persona che non si è mai interessata di alimentazione. Il body builder probabilmente concluderà che queste diete sono le più salutari in assoluto, non solo, ma offriranno un protezione verso ogni male rendendovi superuomini. Il vegano concluderà che marcirete dall’interno e probabilmente a causa di mutazioni genetiche anche la vostra progenie soffrirà di mali indicibili. Il terzo ricercatore vi dirà di aver trovato moltissime informazioni contrastanti, riferirà che le proteine sono strutturalmente molto importanti per l’organismo, ma che un eccesso può causare problemi. Secondo voi chi fra questi tre si avvicina di più alla verità?
Non dico di aver fatto una revisione completa degli studi sulla relazione tra carne e tumori, sarei bugiardo, però mi sono fatto un’idea abbastanza chiara su un dato importante, dagli anni 70 a oggi esistono decine di studi scientifici, che evidenziano una relazione tra l’assunzione di proteine animali e l’aumento di tumori (in particolare del colon-retto). In questo senso una grande revisione di tali studi è stata fatta dal mitico Prof. Berrino.

Fate attenzione gente, non ha senso leggere riviste di fitness/body building e pensare di essere informati sugli studi scientifici, perché una rivista che riceve diversi soldi pubblicizzando integratori di proteine, difficilmente darà spazio a studi che suggeriscono di mangiarne meno se non volete rischiare un tumore. Se proprio volete fare i dotti e sostenere le vostre idee parlando di studi, ne esistono come accennavo decine da consultare, studi con la esse maiuscola, durati venti o trent’anni, e condotti su migliaia di persone. Abbiate la pazienza di tradurli, leggerli, interpretarli e poi potrete trarre le vostre conclusioni. Non fatevi vendere delle vere cazzate mascherate da scienza, o non sareste così diversi da chi mangia le merendine industriali credendo di fare una colazione equilibrata, con l’aggravante che credendo di aver fatto delle scelte scientificamente motivate sareste dei poveri idioti.
In tutto questo la mia personale conclusione è che prima di sfondarsi di carne ogni giorno c’è da pensarci più che bene.

3. QUELLA CARNE NON E’ CARNE

Se anche mangiare carne fosse sensato da un punto di vista salutare ed energetico, e partendo da alcuni assunti (i quali in realtà non sono per niente scontati), circa le quantità di carne di cui si cibavano i nostri progenitori, e il peso che questo abbia avuto nell’evoluzione biologica della specie umana, dobbiamo considerare un aspetto non da poco,la carne di un ruminante vissuto 30.000 anni fa e la carne che troviamo oggi al supermercato, si chiamano nello stesso modo, ma la differenza è la stessa che c’è tra una Ferrari 458 spider e una punto 1200. Talmente è ovvia questa affermazione che sembra quasi idiota, in realtà un minimo di considerazione la merita, infatti quando decidiamo di fare la paleo diet la carne dove la prendiamo? La cosa più vicina alla carne di “ruminante preistorico” che possiamo reperire oggi è carne di animali allevati al pascolo, perfetto, basta recarsi nel più vicino negozio di alimenti bio per poterla acquistare a circa 30 euro al Kg, quanti di voi possono spendere 900 euro al mese in carne?

Bene, ora vi dirò cosa succede in realtà, il 99.9% degli utenti si reca dal macellaio di fiducia, perplesso il malcapitato chiede carne buona, e il negoziante, (il quale difficilmente dirà di avere carne cattiva) garantirà che il prodotto è assolutamente genuino, vinte queste flebili riserve il nostro utente medio si da allo shopping di “paleo” bistecche, comprando carne di produzione industriale, appartenuta a un manzo, il quale in vita sua non ha mai visto l’erba, cresciuto a soia e mais OGM, bombardato di antibiotici, ormoni e chissà cos’altro per la sua breve e triste vita. In questa deliziosa carne sarei proprio curioso di vedere quanti dei preziosi nutrienti, paventati dalla paleo dietpotremmo trovare, sono pronto a scommettere che troveremmo una discreta quantità di Omega-6 (derivati dalla nutrizione a base di cereali e soia), precursori di molecole implicate in diversi processi infiammatori e antagonisti degli Omega-3. Oltre a questo agli animali d’allevamento vengono somministrate massicce dosi di antibiotici.

Quasi nessuno è consapevole dei rischi sanitari derivanti dal mangiare carne contaminata con antibiotici, i rischi sono aumentati se si consuma carne mal cotta (o come direbbe qualche guru “appena scottata sulla piastra“), molti patogeni acquistano resistenza agli antibiotici e possono così essere passati all’uomo nella loro forma refrattaria alla terapia, sono alcuni esempi: Salmonella typhimurium e parathyphimurium; Campylobacter coli e jejuni; Escherichia coli; Staphylococcus aureus. Considerate oltre a questo che mediamente per la produzione di 1 Kg di carne sono impiegati 100 mg di antibiotico, il che significa per un uomo di corporatura robusta una media di 4 terapie antibiotiche all’anno. Questi dati ovviamente fanno riferimento all’utente medio, il quale mangia secondo le raccomandazioni carne due volte alla settimana, non per il paleo ingannato che si ingozza ogni giorno di bistecche antibiotiche. La carne non è più quella di una volta…

CONCLUSIONI

Mangiare può avere molti significati, culturali, sociali, gastronomici, entro certi limiti è il modo in cui possiamo operare manipolazioni della nostra composizione corporea, ma prima di tutto è procurarsi energia per vivere, basare la propria alimentazione sulle proteine animali non è il modo migliore per adempiere a questa primaria necessità. I dati di cui oggi disponiamo non sono legge, ma la loro quantità e la natura di ciò che ci viene da essi suggerito, rende ragionevole ritenere che mangiare in eccesso proteine animali non sia affatto salutare, e potenzialmente pericoloso per la salute. Dando per scontate conoscenze che non lo sono affatto, su cosa e quanto mangiassero ominini vissuti centinaia di migliaia di anni fa, e su come questo abbia influenzato la nostra evoluzione, sarebbe pura idiozia pensare di riprodurre in massa la stessa alimentazione oggi, e che questa sia accessibile per costi economici e ambientali.

Ragionate con la vostra testa, l’industria non ha mai avuto pietà degli imbecilli, e oggi meno che mai. A nessuno frega niente se vi sfasciate il metabolismo, vi beccate un tumore, o semplicemente spendete un sacco di soldi per risultati scadenti, l’importante è vedere libri, vendere i paleo spaghetti, vedere teorie assurde a chi è disposto a comprarle. Ho scritto questo articolo perché purtroppo c’è gente che mangia veramente 1 Kg di carne al giorno, pensando di aver ritrovato la sintonia con la natura umana perduta 12.000 anni fa. In questo articolo ho raccolto alcune considerazioni, che magari sono sbagliate in parte, che probabilmente non tutti condivideranno, in ogni caso sono frutto di un mio ragionamento, non prendete per buono ciò che avete letto ma fate altrettanto, e dubito che qualcuno giungerà
autonomamente alla conclusione che mangiare come un H. neanderthalensis sia la svolta che aspettavamo. Forse giungerete ad altre conclusioni, che giuste o sbagliate saranno sempre più vicine alla verità di certe cazzate.

Joaquin Lopez

Mi chiamo Joaquin Lopez, sono laureato in scienze infermieristiche presso la facoltà di medicina e chirurgia di Genova. Ho conseguito svariate specializzazioni relative all’area della medicina di emergenza, ho operato nei servizi di emergenza sanitaria e dal 2005 mi occupo anche di formare personale sanitario e tecnico alla cura delle emergenze traumatologiche . Sono appassionato di powerlifting e di materie scientifiche in generale, con particolare riguardo alle scienze della nutrizione e alla fisiologia.


44 commenti

  1. Ma allora c’è ancora speranza!!! Non tutto il mondo di chi si allena e di chi allena ha il cervello in pappa. Cominciavo ad avere dei dubbi anche io e stavo per andare a comprare 10 tonnellate di scatolette di sgombro per nutrirmi solo di proteine e omega 3…. 😉

  2. Bravo Joaquin, a parte i contenuti dell’articolo che credo molto sensati hai scritto molto bene.
    Scrivere bene nel nostro ambiente è cosa rara e molto preziosa.
    Insisti. Anzi, smetti di scrivere e concentrati sul fare 250 di stacco da terra!
    Un caro saluto.

  3. bell’articolo!! Non credo negli integralismi e nelle religioni assolute. Io penso che si possa mangiare a periodi, cioè prendendo e sperimentando tutte le diete possibili e poi comunque personalizzarle. E in ultimo pensare anzitutto alla salute evitare ciò che può essere pericoloso.

  4. DOPO TANTO TEMPO CHE VEDO/SENTO ATLETI CHE PER “COMODO” APPOGGIANO TEORIE STRAVAGANTI E INVENTATE …FINALMENTEQUALCUNO CHE ANCORA RAGIONA. BASTA VALUTARE LA FISIOLOGIA E L’ANATOMIA COMPARATE PER CAPIRE CHE L’UOMO NON E’ UN CARNIVORO…..SCOMODO VERO??????
    INOLTRE DA VETERINARIO CONFERMO TUTTO CIO’ CHE E’ STATO SCRITTO SUI TRATTAMENTI CHE QUOTIDIANAMENTE SUBISCONO TUTTI GLI ANIMAI DA CARNE. TUTTI.

  5. Prima di tutto complimenti per l’articolo chiaro e lucido.
    Visto che siamo in sintonia di opinioni, non sarebbe una brutta idea, che tu stesso elaborassi o elencassi dei principi/teorie valide nei riguardi dell’alimentazione. Questa richiesta perchè?perchè secondo me guadagni in credibilità e non diventi un semplice “contestatore”, inoltre smontare teorie è una cosa, costruirle(a regola d’arte) è un’altra!

    • Hai perfettamente ragione. Sto infatti scrivendo un’articolo che uscirà prossimamente e si intitolerà “corso di sopravvivenza alla dieta occidentale”. Il mio pensiero riguardo all’alimentazione è che madre natura ci abbia forniti di meccanismi molto efficaci per vivere in salute con tutti i cibi naturali, siano essi appartenenti al regno vegetale o animale. I problemi subentrano nel momento in cui l’industria falsifica questi cibi rendendoli qualcosa di diverso o abnormemente concentrato. La linea guida per l’alimentazione nella nostra società consiste nel sapersi tenere lontano da certi inganni, di questo e di altro tratterà il mio prossimo articolo.

  6. Premesso che la paleo o la evo diet sono stronzate, premesso che la carne è piena di elementi tossici all’organismo (mangimi ogm, vaccini, antibiotici, ormoni vari, etc.), premesso che, per par condicio, anche verdure e ortaggi sono pieni di veleni (pesticidi, diserbanti, etc.), che hanno letteralmente sballato tutto l’ecosistema a causa delle stragi di microfauna e flora.., alla fine cosa stai proponendo di vero assoluto? Mi spiego meglio.. Io sono un BB agonista, secondo te quale sarebbe la fonte proteica ideale per soddisfare il mio fabbisogno? Verdure + aminoacidi ? Spero di no.. Quindi?

    • Come prima cosa io credo che la quota proteica necessaria ai fini plastici sia fortemente sovrastimanta. Quindi la prima problematica è legata all’eccesso di proteine nell’alimentazione. Specialmente nel contesto di una dieta equilibrata la quantità di proteine può tranquillamente calare, mi spiego meglio, se tu mangi una quantità adeguata di carboidrati questi andranno automaticamente ad adempiere alla funzione energetica, semplicemente perchè sono più facili da utilizzare per l’organismo. A questo punto se hai i carboidrati che forniscono energia la quota proteica assume una valenza puramente plastica perché non si instaura competizione tra i nutrienti, quindi se stai a 1 – 1.5 gr/Kg/die è più che sufficiente, a questo punto la quantità di alimenti proteici necessaria, anche a fronte di una eventuale insalubrità dell’alimento è contenuta, duque sono contenuti anche gli effetti collaterali derivati dall’assunzione di quell’alimento.
      La seconda problematica è legata all’aspetto qualitativo delle proteine, ma siccome non siamo costretti ad ingozzarci con 2.5 – 3 gr/Kg/die sarà facile raggiungere il fabbisogno evitando di assumere troppi alimenti sfavorevoli (mi riferisco alla carne rossa, e alle carni conservate inparticolar modo).
      A conti fatti se pesi 75 Kg e vuoi stare ad 1.5 gr/Kg/die avrai bisogno di 112 gr/die di proteine, che otterrai molto facilmente tra: uova, legumi e cereali, pollo, pesce, formaggio, eventualmente integratori, ma anche carne rossa, l’importante è non mangiarla sempre e di certo non farne il perno della propria dieta.
      Spero di essere stato chiaro.

  7. Caro Joaquin,
    come sempre non poteva mancare il solito commento conformista e inconcludente di chi
    come te non accetta le opinioni di chi cerca di trovare soluzione
    ai problemi legati alimentazione.
    Come sempre gente che dovrebbe avere un approccio scientifico ai problemi alla
    fine ricade sui soliti consigli della nonna (state bboni, mangiate un po’ di tutto,
    non fate casino, ecc.)
    Come sempre quando si vuole perorare la propria idea senza onestà si fanno
    parecchie omissioni ragionando per stereotipi ed esagerazioni.
    Seguo la paleo dieta da diversi mesi, ho perso 15 kg in 5 mesi ed ho raggiunto il
    peso forma. Sto benissimo e ….non mangio 1 kg di carne rossa al giorno.
    La mia alimentazione è la seguente: al mattino 2 uova + miele + un frutto, noci a metà
    mattina, 2 etti di carne a pranzo con insalata, un frutto al pomeriggio, alla sera 2 etti
    di pesce con verdura. La carne rossa la mangio 2 volta la settimana (sempre 2 etti).
    Integro un paio di mattine con riso bollito o patate bollite. La consideri proprio così sconvolgente e malsana come alimentazione?
    Sei stato molto dettagliato indicando i danni della carne ma chissà perché hai
    omesso di parlare di tutte le “lavorazioni” che subiscono latticini, salumi, cereali,
    dolci ecc. Forse queste fanno meno male?
    Il mondo perfetto non esiste.
    Per forza di cose bisogna trovare dei compromessi ma per valutare il meno peggio
    bisogna avere un atteggiamento critico e leale valutando tutte le alternative.
    Per concludere i consigli della nonna non sono così salutari (quasi tutte le
    nonne sono grasse, con diabete, ipertensione ecc.).
    Quello che si chiede agli uomini di scienza è studio, lealtà, aggiornamento continuo,
    capacità di dire verità anche scomode.
    La paleo dieta tendenzialmente va contro i grandi interessi e le industrie
    per cui quando si accusano i divulgatori di questa alimentazione di voler fare soldi
    mi sembra la storia del maiale che dà del porco alla colomba.
    Mi va benissimo che un giorno si scopra che la paleo dieta fa male,
    ma con un ragionamento leale e completo.
    Mi aspetto una risposta.
    Onesta.

    • Cero Geppo, grazie per il tuo commento.
      Come prima cosa è necessario capire di cosa si sta parlando, io sto parlando di paleo diet, che definisce la quota proteica giornaliera tra il 20 e il 35% delle calorie totali. Questo significa ad esempio nel contesto di una dieta da 2000 calorie (per fare un esempio di dieta media), fino a 700 cal. Il che corrisponde a circa 175 gr di proteine animali, che tradotto in gr/Kg per un soggetto di 75 Kg significa 2.3, parlando in gr di carne siamo a quasi 9 etti.
      Da come descrivi la tua alimentazione sei intorno ai 90 gr/die di proteine animali, il che significa circa 360 calorie derivanti da proteine, che per attenersi alla media delle raccomandazioni paleo del 30%, dovrebbe coincidere con un’alimentazione da circa 1500 calorie giornaliere. Da questi calcoli si evince che:

      A- Stai seguendo la dieta di Isabelle Caro

      B- Non sei in linea con i parametri paleo (meglio per te)

      Sentir parlare di esagerazioni in riferimento a quanto ho scritto mi sembra fuori luogo. Se hai letto con attenzione, avrai capito che non condanno le proteine animali (che anzi reputo utilissime per l’alta qualità del profilo aminoacidico), ne condanno la carne rossa in senso assoluto, piuttosto la quantità esagerata di proteine animali, specialmente se in associazione ad una restrizione dei carboidrati.
      Per le raccomandazioni mi sono rifatto in particolar modo ad un grande studio, lo studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), che segue 500.000 persone in 10 paesi europei, quindi se fossi in te non parlerei così a cuor leggero di “consigli della nonna”.
      Scrivi:
      chissà perché hai omesso di parlare di tutte le “lavorazioni” che subiscono latticini, salumi, cereali,
      dolci ecc. Forse queste fanno meno male?
      In realtà prossimamente uscirà un mio articolo nel quale parlerò anche di questo, con particolare riferimento proprio ai dolci e agli insaccati, anche il tema dei formaggi sarà affrontato, e vedrai che tutte queste cose non saranno certo tra gli alimenti consigliati. Il motivo per cui questo articolo non ne ho parlato, è che il proposito non era quello di trattare tema generale dell’alimentazione, ma l’assurdità della paleo diet (come infatti si dovrebbe evincere dall’introduzione).
      Spero che la risposta sia stata sufficientemente onesta, e che gradirai maggiormente il mio prossimo articolo.
      Un saluto Joaquin

    • La paleo dieta e’ così piena di paleo stupidaggini, che si respirano a distanza. La prima e’ questa: si e’ preso un periodo storico minuscolo, ed analizzato solo una piccola parte dell’umanità allora esistente. Basandoci su questi miseri dati, si vuole dire che tutto il genere umano, durante il paleolitico si e’ alimentato di soli prodotti animali, e qualche bacca. Come disse Totò, Ma mi faccia il piacere… E prima quello che mangiava l’uomo prima dell’era paleolitica non conta??

  8. Caro Joaquin,
    l’idea della paleo dieta è quella di un ritorno all’alimentazione
    con cibi naturali che presumibilmente hanno costituito l’alimentazione
    base degli uomini prima dell’avvento dell’agricoltura.
    Le quantità e le percentuali di proteine non c’entrano nulla.
    Non si può dire con certezza le quantità di ciascun alimento
    che l’uomo ingeriva perché ci si cibava di ciò che si trovava in natura
    (forse non trovava la carne tutti i giorni).
    Comunque ti ringrazio per aver risposto al mio …test.
    Si trattava effettivamente di misurare lo “spessore” di chi condanna
    le idee altrui in modo così categorico e il test lo hai brillantemente… fallito.

    A Ti sei mostrato molto “delicato” nel paragonarmi ad un donna malata e …deceduta.
    Credo che chi opera nella sanità dovrebbe avere un atteggiamento ben diverso
    verso la vita umana e la malattia.

    B Per i motivi di cui sopra ti sei concentrato sulle quantità e non sull’idea
    base della paleo dieta.

    C Come molti quando vengono messi in discussione ti sei trincerato dietro le
    sigle (EPIC). Servono gli argomenti. Completi.

    D Dici che troverai argomenti per condannare anche dolci e insaccati ecc.
    Bene. Ma cosa rimane? Forse molti degli alimenti indicati nella paleo dieta.

    Come sempre quando si vuole attaccare si cerca quello che si presume un punto
    debole, si azzanna l’osso e non lo si molla più (vedi le quantità di carne).
    L’idea base sfugge. Ci si concentra su quel punto alla ricerca del maggior consenso
    possibile. Che puntualmente arriva così tutti possono fare colazione con cappuccino
    e brioches senza sensi di colpa. Le malattie vengono percepite come una fatalità.
    (tu Joaquin sicuramente no ma molti altri che non vogliono sentir parlare di cambiare
    abitudini alimentari si).
    Nonostante tutto ho percepito comunque un sforzo di onestà nella risposta
    e attendo il tuo prossimo articolo.
    Un saluto.

    • “Come sempre quando si vuole attaccare si cerca quello che si presume un punto
      debole, si azzanna l’osso e non lo si molla più”, vedo che ti ritrovi molto in questa descrizione,

      Richiedi tanti argomenti, ma ne porti? Non mi sembra di averne visti, se non il “ho perso 15kg in 5 mesi”, e il “Rispetto a come mangiano gli altri, la paleo è meglio”, argomentazioni ben lontane dal dimostare che la paleo funzioni, non tanto diverso dal nascondersi, come dici, dietro ad una sigla.

      • Di argomentazioni sulla paleo dieta ne trovi a bizzeffe su internet.
        Sei stato tu che hai attaccato tentando di demolire la paleo dieta con affermazioni incomplete
        e per questo ti ho chiesto di rispondere e portare argomentazioni (che non sono arrivate).
        E’ arrivato il solito rimpallo infantile (del tipo “sei scemo tu, non è vero sei tu stupido” ecc.).
        Mi rimangio l’affermazione di aver percepito un sforzo di onestà.
        Considero concluso il test di “spessore” o serietà tua e dell’articolo per cui non aggiungerò altri commenti.

  9. Paleostronzate veramente. Non c’e’ nessun riferimento alle ricerche che citi (quelle disponibili sul rapporto tra carne rossa e tumori sono ben note e gia’ chiaramente discusse e non provano cio’ che viene scritto in questo articolo) e si parla del “mitico Prof Berrino” che presumo sia l’oncologo che propone la “dieta Berrino” con cereali e legumi – la cui tossicita’ e’ un fatto e non una teoria – basata su uno studio su donne con problemi di tumore al seno che ha cosi’ scarsa validita’ scientifica che l’Istituto Nazionale dei Tumori non raccomanda la dieta basata su questo studio.

    La sensazione e’ che l’autore abbia letto solo Cianti e magari non conosca l’inglese e quindi l’abbondante letteratura scientifica che c’e’ sull’argomento.

    Il fatto che sia un infermiere – anche se con laurea breve – non e’ di per se indicativo di conoscenze specifiche nella nutrizione.

  10. Geppo
    Credo che alla base di qualsiasi confronto ci debba essere prima di tutto la disponibilità a confrontarsi. Molte volte accade invece che certi utenti, con il falso pretesto di confrontarsi, intervengano avendo invece il solo obiettivo di prevalere sugli altri. Nella maggior parte dei casi (e questo non fa eccezione), senza portare argomentazioni ma con patetici tentativi di minare la credibilità altrui. Quando ciò accade a me solitamente continuo a rispondere portando argomentazioni che ritengo sensate, e regolarmente il mio interlocutore non cambia linea, così va a finire sempre che mi incazzo come una iena senza che nessuno guadagni niente dal “confronto”. Da oggi questo non accadrà più, risponderò solamente a chi si dimostrerà interessato a confrontarsi in modo serio, portando concetti validi al fine di una discussione dalla quale, per carità, potrei uscire anche arricchito e capire alcuni miei errori. Ricordo a tal proposito una discussione molto piacevole, che ebbi con l’amministratore del gruppo paleo dieta su facebook. Per queste ragioni geppo considero chiusa la discussione con te.

    Marco
    Sei partito sulla stessa linea di geppo ma spero che le la nostra discussione prenda una piega migliore.
    Stai confondendo lo studio EPIC con lo studio DIANA e in particolare con il DIANA5.
    Lo studio EPIC è uno studio prospettico osservazionale, che significa uno studio il quale: osserva nel tempo i risultati relativi a fattori di rischio o protettivi, verificando periodicamente l’insorgenza di malattie (in questo caso di cancro) nella popolazione di partenza. Quindi analizzando persone sane che secondariamente si ammalano, per capire la relazione tra cancro e fattori di rischio (tra cui l’alimentazione). Ho letto sia Cianti che Cordain perché non è mia abitudine parlare di cose che non conosco.
    La relazione tra consumo di proteine animali e tumore (in particolare del colon) è oggi un dato ben consolidato, così come è chiaro che alla carne rossa in particolare è associata una maggiore incidenza di cancro. Anche su questo troverai un’ampia letteratura che tu, con il tuo inglese migliore del mio (malgrado il quale ho letto anche Cordain) potrai consultare.
    Il fatto che sia un’infermiere non vuole essere una garanzia, non ho mai ostentato il mio titolo attribuendogli una valenza diversa da quella che ha, e anzi mi sembra di essere stato onesto nel dire che la mia specializzazione riguarda la medicina d’emergenza. Le mie conoscenze specifiche sulla nutrizione sono il frutto di studi extraprofessionali e anche questo l’ho puntualizzato. In ogni caso io non sto cercando di vendere nulla a nessuno, non mi interessa essere considerato un guru della nutrizione o mettermi in mostra per le mie conoscenze, cerco solamente di condividere i miei pensieri, ritenendomi una persona pensante, se così non fosse starei ancora facendo paleo diet, si hai capito bene, la paleo diet l’ho fatta pure io…

  11. Il fatto che la vita media non superava i 30anni la dice lunga….
    Comunque mio nonno,86 anni, contadino da tutta la vita lavora più di uno schiavo egizio e la sua dieta consiste in verdura (in tutti i modi) poca carne, poca pasta, 2bicchieri di vino a pasto.
    Non è grasso e ha ne colesterolo di un ventenne. Si ammazza di pastiglie per la pressione visto che usa più sale lui di un cantoniere sulle strade per combattere il ghiaccio ma qualche pastiglia dubbiamo pure fargliela prendere sennò che anziano è…. Altro che paleo puttanate e
    Ducan di turno….

  12. Bell’articolo complimenti, vorrei aggiungere una cosa ; la lunghezza dell’intestino dell’uomo. L’intestino degli animali carnivori è molto corto e produce una grande quantità di acido in maniera tale che la carne sosti poco al suo interno e venga scissa il più velocemente possibile, evitando che marcisca e che si producano così delle tossine. Al contrario l’intestino degli erbivori (uomo compreso) è molto lungo e 10 volte meno acido di quello dei carnivori. Di conseguenza se mangiamo carne, essa rimarrà più a lungo nel nostro intestino, verrà degradata lentamente e parzialmente. Questo però non è un bene. Per quanto riguarda il consumo di carne e l’incidenza di tumori al colon ci sono anche studi americani che confermano questa tesi (sfortunatamente non riesco più a reperire un ebook sui tumori in cui nell’ultimo capitolo si parlava di dieta e si parlava di carne e tumori).

    • Non diciamo stronzate, l’uomo da che mondo e mondo è ONNIVORO. Sennò spiegami come mai varie malattie da carenza proteica/vitaminica intervengono proprio in chi ha dieta povera di proteine animali con ristretto apporto calorico. Poi aggiungo che il nostro stomaco, è più acido di quello degli erbivori (pH 2.5-3), e l’intestino è circa 6 metri(variabile con l’età), perciò non 10 volte ma al massimo 4-5 volte la lunghezza del corpo, nin dissimile da quello di un carnivoro. Noi siamo un ibrido tra erbivori e carnivori, quindi una dieta che comprenda solo l’una o l’altra opzione non è contemplabile.

  13. ho letto l’articolo e anche le teorie di Cianti e della paleo dieta……. Il mio pensiero è che l’essere umano è un animale onnivoro e quindi capace di sfruttare il cibo sotto ogni sua forma. Ora è da capire (sono convinto che un eccesso di proteine facciano male come l’eccesso di qualunque cosa) almeno io voglio capire se la quantità di proteine deve essere inferiore alla quantità di carboidrati per stare in forma. Pesavo 90kg e con una dieta di 100 gr proteine e 75 gr carbo + 30g. di proteine del siero del latte prima dell’allenamento ho perso 20kg di grasso tramutandolo in muscolo.

    • @Alessandro, per stare bene la quota di carboidrati deve essere nettamente superiore a quella proteica, questo perché i carboidrati dovrebbero servire come combustibile principale per l’organismo mentre le proteine prevalentemente come materiale plastico. Se segui una dieta come la tua costringi l’organismo a procurarsi parte dell’energia dalle proteine innescando un processo molto dispendioso in termini metabolici e con formazione di composti tossici che sono laboriosi da smaltire. Quindi diciamo che non dovresti scendere sotto il 40% del tuo fabbisogno ricavato da carboidrati ma io consiglio di stare sul 50%, ovviamente serviranno alcune accortezze nella scelta delle fonti (di questo parlerò nel mio prossimo articolo in uscita su questo blog a breve). Il fatto che tu sia dimagrito è una conseguenza della forte restrizione calorica, perché un totale di 130 gr di proteine e 75 gr di carboidrati fanno circa 820 Calorie, resta l’incognita di quanti grassi mangi ma ammettendone una quantità ragionevole direi che rimani comunque abbondantemente al di sotto del fabbisogno di una persona di 90 Kg.

  14. io vorrei capire allora cosa cazzo ci dobbiamo mangiare, ormoni nella carne, pesticidi nella frutta e nella verdura … io peso 92 kg e stò sulle 160-180 gr di pro al giorno, nelal mia dieta c’è tutto, riso , carne bianca,( quella rossa ne mangio pochissima… non mi piace …) frutta, verdura frutta secca… anche latticini tipo yogurt.. ma più mi informo e più mi rendo conto che è tutta l’industria alimentare che ci avvelena ogni giorno… fanculo scusate lo sfogo.

  15. Ottimo articolo, però solo una cosa, non è vero che gli aa. non ci sono sotto forma di deposito, anzi costituiscono il 20% delle riserve energetiche come proteine non strutturali del muscolo. Anche perchè, se non ci fossero queste ultime da utilizzare per la gluconeogenesi andresti incontro ad una rapida ipoglicemia, oppure a chetosi se dovessi utilizzare solo i lipidi, considerando che il deposito TOTALE di glucosio per l’organismo è 100g di glicogeno epatico.

    • In realtà è corretto dire che gli aminoacidi non esistono sotto forma di deposito, perché tutti gli aminoacidi presenti nell’organismo adempiono ad una funzione specifica e non sono presenti in forma inerte. Si parla di deposito quando una molecola è trattenuta nell’organismo senza svolgere una funzione specifica ma in attesa di uno stato di necessità energetica, come avviene per gli acidi grassi o per il glicogeno.

      • Ma questa definizione di “deposito” da dove è presa? Perchè non mi sembra del tutto corretta. Dalle mie reminiscenze di fisiologia gli aa. immessi con l’alimentazione vengono depositati sotto forma di proteine soprattutto nel fegato, sarebbero le cosiddette “proteine non strutturali”, pronte al sacrificio in ipoglicemia per produrre glucosio tramite gluconeogenesi ed ac. grassi. Se ce ne sono troppi, una volta superato il limite di immagazzinamento vanno a formare ac. grassi. Poi come sempre in medicina una definizione non è mai un dogma. Comunque come fonti io ho il Guyton e gli appunti dei miei prof, gli altri libri di fisiologia li ho usati per la parte di neuro.

  16. Ma non vi siete mai chiesto fino a che età arrivava vivere l’uomo paleolitico? Giusto per capire un po’… Complimenti, bel articolo e soprattutto intelligente.

  17. Per un diabetico e infartuato come sono io, la paleodieta è stato un toccasana. Ho seguito il dott. Aronne Romano ( segue grandi atleti) e sono calato molti chili, ho eliminato le statine, non faccio più neanche un goccio di insulina e mi alleno tutti i giorni senza prendere più i carboidrati dai cereali, eliminati i legumi, mi tengo stretto qualche bicchiere di vino rosso. Sono rinato.

    • Claudio, credo che sia importante chiarire una cosa, se il punto di partenza è una dieta moderna basata su colazione con i pan di stelle, pranzi con panino al bar e per cena portate principali rappresentate da piatti di pasta, magari in un soggetto sedentario, allora il margine di miglioramento è talmente grande che anche la dieta del sedano per un breve periodo porterebbe ad un miglioramento dello stato di salute. Ciò di cui hai giovato (e sono felice che tu abbia ritrovato lo stato di salute) è stata l’eliminazione degli zuccheri semplici, tra le altre cose raccomandata da qualsiasi protocollo serio per le persone diabetiche.
      Quindi in questo caso una dieta del genere per te ha dato buono risultati, il che non significa che sia la dieta migliore per tutti, c’é modo di non eliminare i cereali e vivere sani senza sviluppare diabete di tipo II, sicuramente tu stesso non sarai diventato diabetico mangiando farine di tipo II macinate a pietra nel contesto di una dieta normocalorica e regolare attività fisica.

      Saluti

  18. Al di là del parere scientifico \ personale \ nutrizionista… questa affermazione è, direi, perfetta: “Ragionate con la vostra testa, l’industria non ha mai avuto pietà degli imbecilli, e oggi meno che mai”

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