Il gigante russo Andrey Konovalov è l’attuale campione del mondo nella categoria dei supermassimi +120kg, vittorioso degli ultimi mondiali tenutisi a Stavanger, Norvegia, dove ha portato a casa lo spaventoso totale di 1187.5kg, con 467.5kg di squat, 357.5kg di panca e ben 362.5kg di stacco da terra.
Ecco una serie di domande estratte da diverse interviste tratte da ironworld.ru e da altri siti internet, autori principali delle domande sono Dmitry Spiridonov e .
D: Quest’anno hai vinto World Games che si sono svolti nella città colombiana di Cali, e poi alla Coppa del Mondo IPF nella città norvegese di Stavanger. Quale delle due vittorie consideri di maggior di prestigio?
R: Per me, sono entrambe uguali. Da un lato, i World Games si svolgono ogni quattro anni e sono analoghi alle Olimpiadi per gli sport non olimpici e sono arrivato carico per il secondo posto ottenuto l’anno precedente ai Giochi in Colombia e i miei principali rivali – l’ucraino Viktor Testsov e il norvegese Carl Christensen ancora non si aspettavano che io fossi ossessionato dal precedente risultato. Ho ottenuto un record del mondo nello squat, avendo fatto 465 kg. Ho anche avuto modo di fare uno squat con 472,5 kg, ma i giudici non lo hanno considerato valido. La somma dei tre esercizi – squat, panca e stacco – ho superato la medaglia d’argento Victor Testsov con cui sono amico, di 30 kg. e ho totalizzato un totale di 1.177,5 kg.
I mondiali sono stati poi particolarmente difficili, tutt’altro che una passeggiata. Christensen giocava in casa, c’era un intero palazzetto pieno di persone a tifare per lui ed è stato molto difficile batterlo. Inoltre ero ancora provato dai world games ed è stato difficile prepararsi al meglio per quella competizione.
D: Una volta, in un forum di powerlifting straniero, mi sono imbattuto in un post interessante: “Perché gli atleti della Federazione russa, così come molti atleti IPF, gareggiano? Probabilmente sono professionisti, è il loro lavoro e fanno questo sport. ” Tu, come atleta IPF come rispondi a questa domanda?
R: Per me il powerlifting non è un lavoro e non è un hobby. E’ una parte della mia vita senza la quale al momento non posso immaginarmi. Secondo me sei un atleta professionista quando guadagni soldi giocando sport, o sei una persona che appartiene ad uno sport professionistico quando hai a che fare con allenamento, dieta, sonno, competizioni. Mi considero un professionista in base alla seconda definizione perché con il Powerlifting non mi guadagno da vivere. Naturalmente negli ultimi due anni un po ‘di denaro alle volte l’ho guadagnato con qualche premiazione una tantum del comitato sportivo per le vittorie, ma in ogni caso, il denaro non copre un decimo del costo, ho capito che miei record del mondo non interessano molto ai vari funzionari sportivi.
D: Perché pratichi powerlifting? Ha iniziato un giorno ad allenarti o, come accade di solito durante l’infanzia, hai provato anche altri sport?
R: Mio padre mi ha fatto appassionare allo sport fin dall’infanzia.. Ho provato probabilmente una dozzina di sport: corsa, sci, tiro, calcio, canottaggio, pugilato. Ma non li ho mai praticati per più di un anno e mezzo. Poi ebbi un problema al ginocchio con il risultato di dover essere curato per molto tempo e ho zoppicato per ben più di un anno e mezzo quando avevo circa 14 anni. Ho preso peso e sono andato in palestra per perderne un po, poi ho cominciato a praticare powerlifting.
D: Dopo che hai cominciato powerlifting, è bastato impostare un obiettivo per diventare un campione del mondo?
R: Ho cominciato ad allenare solo la parte superiore del corpo a causa del mio problema al ginocchio, non potevo caricare ancora le gambe e non riuscivo nemmeno a fare uno squat con 40kg, ma ho continuato e ho ottenuto un record mondiale in squat., partencipando alla mia prima gara nel 2002 qui nella regione di Samara. E’ tutta una questione di volontà. Ho incontrato bambini di grande talento, natiper fare record. Ma hanno una volontà debole e quando i risultati hanno cessato di arrivare in modo crescente hanno cominciato a innervosirsi e a non allenarsi duramente e infine hanno lasciato. Ho assistito in allenamento un ragazzo che quando ha cominciato era 1,81cm per 66kg di peso ed è arrivato vicino al Master of Sport, ma poi ha rinunciato. Ognuno di noi ha un limite in questo sport.
D: Sai dirci come ti sei allenato nella tua carriera? Quale metodo è stato quello che ti ha dato più risultati? Come la incastri con il tuo lavoro? Da quel che so lavori a tempo pieno.
Quando puntavo al titolo di “Maestro of Sport” è stato il movimento assolutamente caotico. Mi allevano tre volte a settimana e facevo una sola alzata al giorno, era un modo molto primitivo di allenamento, anche se alcuni principi li stavo cominciando a capire. Un po ‘più tardi ho cominciato a fare due alzate in un giorno. Dal MS al MSIC ho iniziato gli allenamenti completamente attrezzato, è stato sempre difficile lasciare la forma del picco e per colpa della mia programmazione finivo sempre in pedana con 15-20kg meno di quelli che avevo.
Raggiungi il MSIC nel 2008. Dopo aver raggiunto il secondo posto alla Coppa del Mondo in Sud Africa, ho cambiato il sistema di allenamento basandomi molto su quanto scriveva Boris Ivanovich Sheiko, il mio Kovalkov fun allenato da lui e da Sheiko ho imparato, ad esempio, che è possibile eseguire i tre movimenti competitivi in un solo allenamento e passare a questo sistema mi ha dato un aumento di 95 sul totale in anno.
Dal 2011, quando ho cominciato a sollevare un totale vicino ai 1100 kg, non riuscivo più a combinare i tre movimenti in un allenamento e il mio schema fu il seguente: 3 ° e 2 ° mese prima della gara: 2 squat, 1 stacco, 3 panche in una settimana, su 3 allenamenti settimanali della durata di 4 ore ciascuno. Se avessi più tempo per allenarmi, vorrei fare 4 volte a settimana. Purtroppo, non ho questa capacità, devo occuparmi della mia famiglia, di mia moglie e devo stare vicino nostro figlio piccolo di 3 anni. Inoltre possiedo un’azienda di trasporti pesanti, non lavoro solo al computer e al telefono come molti pensano, ma lavoro sul campo ed è difficile trovare il tempo di allenarmi.
D: Come mangia un campione dei pesi massimi?
R: Faccio sempre una colazione molto abbondante, dopo essermi svegliato e lavato, prendo i miei BCAA e impiego circa 40 minuti prima di finire la colazione, che comprende sempre porridge e carne. Poi faccio due pasti, uno a mezzogiorno e uno alle tre. Quando finisco di lavorare, alle 6 e vado ad allenarmi prendo un gainer durante l’allenamento. Torno a casa alle 10 di sera o dopo, la mia cena è a base quasi del tutto di alimenti proteici, pollo pesce. Prima di andare a dormire prendo altri BCAA.
D: In tutti i sette anni della tua carriera sportiva hai gareggiato nella divisione dei pesi massimi. Dal 2006 al 2009 nei juniores e dal 2010 sei diventato un “senior”. In quel periodo hanno lasciato la pedana star come Bondarenko, Kalinichenko Malanichev. Non ti dispiace non esserti potuto misurare con loro?
Una domanda interessante, ci ho pensato spesso. Per la crescita dei risultati bisogna sempre avere un punto di riferimento. Ho confrontato i miei risultati con quelli dei nostri migliori pesi massimi e sarebbe molto interessante scontrarmi con loro adesso, ma ahimè.
Mi chiedo quanti sarebbero ora in grado di affrontare Bondarenko. Al momento, non vi è, in Russia nella nostra categoria, la concorrenza che c’era prima. La ragione è nel un cambio generazionale. Parlando dei ragazzi di livello internazionale che sono nati in 85-87 anni, nel 2009, in Brasile, ho totalizzato 1.065 kg , ed è stato il miglior risultato della stagione nella categoria dei pesi massimi juniores e seniorin tutto il mondo. Questo fatto mi ha dato la forza, ho capito che dovevo combattere, mi resi conto che tutto è possibile. Il totale di 1.145 kg non lo ha fatto nessuno al mondo tranne me e Testsov. Penso quindi di potermi definire il numero uno dei pesi massimi in Russia.
D: uno dei tui momenti più importanti è stato alla fine del 2012 ai Campionati del Mondo di Puerto Rico, quando eri molto vicino a vincere. E’ stata l’ultima alzata a determinare il tuo scontro con Testsov. Avevi totalizzato. 1.072,5 kg nel mese di febbraio ai Campionati russi e 1.145 kg ai Campionati del Mondo nel mese di novembre dello stesso anno. 72,5 kg–buon incremento in 8 mesi!
R: Il risultato ai campionati Russi è stato inficiati da numeri difetti tecnici che mi sono portato dietro, non sono riuscito a tirare fuori quello che avevo davvero in canna. Per quanto riguarda le prestazioni in Coppa del Mondo, posso dire che ho finalmente trovato un movimento nello squat, intendendo traiettoria, angoli, propriocezione, capire dove potervi muovere sentendo il carico stabile, dove ho una buona dinamica, come mettere la testa, il bacino, le ginocchia, il petto e come lavorare sui diversi gruppi muscolari. Poche settimane prima di partire per Puerto Rico mi sono infortunato alla gamba ed ero nel panico, ma sono riuscito ugualmente a gareggiare al meglio.
Ho fatto un lavoro molto proficuo con il mio allenatore – Alexander Polyakov. Ho aggiunto preso 10kg e ho migliorato decisamente la tecnica sui vari esercizi, specie nello stacco da terro, dedicandomi principalmente al sumo. Questa maggiore ricerca sotto il profilo tecnico è stata la chiave dei miei risultati alla Coppa del Mondo, tra l’altro la prima vera gara in cui sono stato in grado di dare il 100% in pedana.
Il mio allenatore è una persona molto interessante, lavoriamo come una vera squadra. Mi aiuta molto in termini morali: a sopportarmi lo stress degli allenamenti, discutendo le sfumature più sottili. Si occupa anchedi molte funzioni amministrative, in modo che io resticoncentrato solo sull’allenamento. I miei risultati nello squat sono merito suo e a lui esprimo la mia massima gratitudine.
D: Poche parole circa il luogo in ti alleni.
R: Mi alleno in una normale palestra, si pratica sia sollevamento pesi che fitness.
Mi alleno lì dal 2010. Quando mi alleno può capitare che ci siano persino 100 persone, perciò ci deve essere ordine, ci alleniamo in disparte in una zona a parte con altri ragazzi che non hanno fretta di vedere subito risultati, anche se può capitare che mentre fai stacco arrivi qualcuno a piazzarti il sedere in faccia intento a pompare i bicipiti.
La crescita di Konovalov (fonte: goodlift)
31.10.2013 | World Open Men’s Championships | Stavanger, Norway | O | 120+kg | sq 467.5 | 2 | be 355.0 | 3 | dl 365.0 | 2 | tot 1187.5 | 1 | ![]() |
22.07.2013 | World Games 2013 | Cali, Colombia | O | SuperHeavy | sq 465.0 | 1 | be 355.0 | 2 | dl 357.5 | 5 | tot 1177.5 | 1 | |
24.10.2012 | World Open Men’s Championships | Aguadilla, Puerto Rico | O | 120+kg | sq 460.0 | 1 | be 340.0 | 3 | dl 345.0 | 6 | tot 1145.0 | 2 | ![]() |
03.05.2011 | 34th European Open Men’s Championships | Pilsen, Czech Republic | O | 120+kg | sq 430.0 | 2 | be 325.0 | dl 342.5 | 5 | tot 1097.5 | 2 | ![]() |
|
07.09.2009 | 27th World Juniors Men’s Championships | Ribeirao Preto-SP, Brazil | J | 125+kg | sq 415.0 | 1 | be 310.0 | 2 | dl 340.0 | 1 | tot 1065.0 | 1 | |
01.09.2008 | 26th World Juniors Men’s Championships | Potchefstroom, South Africa | J | 125+kg | sq 370.0 | 2 | be 280.0 | 1 | dl 320.0 | 2 | tot 970.0 | 2 |